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03-05-2009

Semifinale Gara3: incredibile maratona. Casarano in finale dopo i rigori, al Gammadue restano le lacrime

Semifinale Gara3: incredibile maratona. Casarano in finale dopo i rigori, al Gammadue restano le lacrime
ITALGEST CASARANO - GAMMADUE SECCHIA 43 - 42 dopo rigori (12-15; 28-28; 34-34; 39-39)

ITALGEST CASARANO: Fovio, Amendolagine, Brajkovic 6, Buffa 1, Ognjenovic 5, Lovecchio, Tobica 8, Carrara 6, Kammerer, Opalic, Stritof 3, Telepnev 5, Di Leo 4, Prskalo 5. All.: Trapani.
GAMMADUE SECCHIA: Stankovic, Malavasi, Morelli 3, Doldan 3, Santilli 2, Guerrazzi, Kogelnik 5, Serafini 7, Britos, Silva 12, Riccobelli 7, Ronchi 3, Mammi, Zoboli. All.: Ghedin.
ARBITRI: Di Domenico e Fornasier.
Note. Minuti di sclusione: Italgest 12, Gammadue 14. Espulso al 76° Opalic e all'80° Morelli.

SEQUENZA TIRI DI RIGORE: Di Leo traversa, Serafini parato, Torbica gol, Riccobelli gol, Brajkovic gol, Ronchi parato, Carrara gol, Silva gol, Ognjenovic gol, Kogelnik gol.

Il grande sogno di raggiungere la prima finale Scudetto della storia si frantuma proprio sul più bello: dopo un'incredibile partita ieri a Lecce, sono solo i rigori a sancire la fine della stagione di un grande Gammadue, più forte di ogni sventura, che si sarebbe più che meritato (anche giustamente visto ciò che è successo in gara1) l'atto conclusivo con il Conversano.
E invece in finale ci vanno i campioni d'Italia in carica del Casarano: a far la differenza, più che le qualità tecniche e tattiche, è stata la panchina più lunga dei salentini, perchè il Gammadue è arrivato a giocarsi i quattro tempi supplementari con la lingua di fuori da parte dei suoi giocatori più importanti. L'assenza di Dordijevic, che ha provato in riscaldamento senza avere riscontri postivi, ha tolto un giocatore importante in più dalle rotazioni di Ghedin. Il Casarano invece ha praticamente due squadre e può permettersi di mettere due stranieri in tribuna.
Ma Ghedin quest'anno ha costruito una squadra che è conscia dei propri limiti e che fa dell'orgoglio e del carattere la sua arma migliore. Come ieri sera a Lecce.
Il Gammadue parte con Britos tirolare al posto di Dordijevic: in questo modo Ghedin non vuole sconvolgere l'assetto tattico della squadra e può utilizzare Riccobelli nel ruolo di ottavo uomo come fatto per tutta la stagione. Parte forte la squadra rubierese, tanto da portarsi avanti 15-10 al 26°. Il Casarano si ritrova, il Gammadue va in difficoltà: parziale di 8-0 per i padroni di casa tra il primo ed il secondo tempo ed al 40° siamo sul 18-15 per i salentini. Ma il Gammadue ha gli attributi, e lo dimostra ritornando sotto alla grande, anzi passando in vantaggio con Riccolbelli al 48°. E' ancora Riccobelli a dare il più 2 ai suoi (27-25 al 56°). Parskalo pareggia ad un minuto dalla fine dei tempi regolamentari.
Si va ai supplementari: due tempi da cinque minuti. Il Gammadue è a corto d'ossigeno, ma il carattere di Silva e Serafini tiene la squadra rubierese a contatto. Anzi, al al 68° Morelli segna il vantaggio (34-33) e poco dopo Santilli ha la palla del Ko ma il suo tiro sibila a lato e Torbica pareggia di nuovo a 15 secondi dalla fine dei primi extra time.
Servono altri due tempi supplementari. Con un gran gol dalla distanza Silva sancisce il 39 pari, poi è il Gammadue ad avere la palla della vittoria, ma Riccobelli cerca un passaggio invece del tiro e perde la palla. Così tocca a Stankovic salvare all'ultimo secondo su Ognjienovic.
Si va ai rigori, è il destino, beffardo come non mai, vuole che a sbagliare per il Gammadue siano proprio due dei grandi veterani, Serafini e Ronchi. E' una beffa atroce, Casarano esulta mentre tutti i giocatori, da Silva a Ronchi, da Riccobelli a Serafini, piangono per un traguardo che sarebbe stato quanto mai giusto per quello che si è visto nell'arco delle tre partite di semifinale. Alla fine conta poco, perchè ha sempre ragione chi vince sul campo, ma questo Gammadue è veramente una grande squadre, forse la più grande, dal punto di vista del cuore e dell'orgoglio, della storia della Pallamano Secchia.

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